FRANCESCA VITALE
Cari lettori di Osservatorio Futura, oggi vi presento l’avanguardistico progetto satellite BOCCADAFUOCO, inaugurato lo scorso 15 Aprile, ospitato dalla giovane realtà fiorentina, Artiglieria; un progetto fresco e dinamico, in grado di accogliere qualsiasi tipo di fruitore e diverse sfumature della sperimentazione nelle nuove arti.
Il testo nasce dalla conversazione avvenuta con Nicola Rossini, Beatrice Manigrasso, Gaia Altucci, Caterina Milli e Niccolò Vannucchi.
Che cos’è Artiglieria me lo raccontano alcuni dei fondatori, Gaia Altucci, Caterina Milli e Niccolò Vannucchi che mi spiegano l’anima e l’essenza di questo progetto.
Artiglieria è un’associazione di promozione culturale molto giovane, fondata nel 2020 e inaugurata nel 2021, frutto delle energie di sette co- fondatori, di cui sei artisti. Proprio il bisogno di andare incontro all’esigenza della maggior parte dei co-fondatori fa di Artiglieria non semplicemente uno spazio espositivo, ma un luogo in cui convergono due realtà distinte ma in continua conversazione tra di loro. Oltre ai luoghi dedicati agli allestimenti di progetti che variano su diversi campi artistici e culturali, infatti, una parte dello spazio è adibito a laboratorio, in cui sia gli artisti fondatori che quelli aggiunti nel tempo, possono dedicarsi alla creazione delle proprie opere, con postazioni di lavoro per tutti i tipi di tecniche, persino per la sperimentazione fotografica.
Artiglieria è un progetto dinamico e “prepotente”, in grado di scuotere una realtà per certi versi difficile come quella della città di Firenze, sicuramente tra le più storicamente ancorate a un’idea culturalmente passata; questo aspetto non è altro che un’ulteriore spinta per la realtà di Artiglieria che tra gli obbiettivi si pone quello di stimolare un giovane fermento che piano piano sta prendendo piede nella città. Malgrado Artiglieria sia uno spazio appena nato, ha già avuto l’occasione di ospitare diversi artisti e progetti; è allo stesso tempo incubatore, ospitante di idee e un centro associativo in cui convergono più forme d’arte che, anche se diverse tra di loro, conversano perfettamente anche con lo spazio.
Nasciamo con l’idea di essere, più che una galleria, uno spazio associativo legato all’arte emergente, mai statico, in continuo movimento e alla ricerca costante di nuove sperimentazioni e forme d’arte. Con pittura, scultura, musica, fotografia, video e performance il nostro spazio accoglie e parla a diversi target di pubblico: dagli studenti a giovani appassionati e signori di tutte le età.
Gli ampi spazi di Artiglieria, ospitano dal 15 Aprile il progetto satellite BOCCADAFUOCO, nato dall’esigenza dei suoi ideatori, Nicola Rossini e Beatrice Manigrasso, di creare una rassegna che riuscisse a catalizzare al suo interno una serie di sperimentazioni legate a diversi tipi d’arte.
La scelta di espandere i campi artistici nasce dalla voglia di voler restituire ai fruitori, una sorta di ritratto generazionale, riunendo sotto lo stesso progetto differenti espressioni e ricerche.
L’obbiettivo ultimo non è certo quello di dare risposte esaustive, perché la fruizione di opere di qualsiasi tipo, insegna a chi ne fa uso che l’approccio interrogativo all’arte spesso rischia di chiudere l’osservatore in un vicolo cieco.
Lo scopo di BOCCADAFUOCO è infatti più romanticamente legato a un desiderio di riconoscimento di un luogo e un’esperienza immaginata e desiderata da tutti gli ideatori del progetto e i fondatori di Artiglieria.
Come è valso per la nascita di Artiglieria, anche per Boccadafuoco svilupparsi in una città dall’identità storica così sottolineata ha significato per noi voler dare una chance a chi desidera sperimentare e lavorare con l’arte contemporanea.
Sviluppato su vari fronti, Boccadafuoco parlerà a tutti, con discussioni che metteranno “in scena” la generazione dei Millenials, toccata da diverse influenze; dal confronto con i baby-boom, fino ad arrivare a tutto ciò che concerne il multimedia e la sperimentazione anche in campo sonoro.
Ciò a cui gli ideatori puntano ad arrivare è una forma di transdisciplinarietà, quindi una contaminazione libera tra i diversi tipi di linguaggi e arti che si succederanno durante il progetto, anche sperimentando una forma di happening in cui gli artisti avranno modo di mettersi alla prova e osservare le reazioni del pubblico.
A chiudere un cerchio che parla a tutte le forme culturali e artistiche, Boccadafuoco ha ideato anche “L’Angolone” che inaugurerà il 30 Aprile, in collaborazione con Studio Tonnato; un temporary shop dedicato alla fruizione e alla vendita di materiale legato all’editoria indipendente. La rassegna si svilupperà nell’arco di tre mesi, dove all’interno degli spazi dell’associazione, in via Cittadella 4, Firenze, si susseguiranno due mostre personali, performances, happening, talk e molto altro.