BUON COMPLEANNO, OSSERVATORIO FUTURA!

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COMUNICATO STAMPA

A un anno dalla fondazione del progetto editoriale, e a qualche mese dall’esibizione “Abbiamo invitato un po’ di artisti nello Spazio” in via Carena 20 a Torino, festeggiamo il primo compleanno di Osservatorio Futura. 

Un momento per fare un bilancio della stagione passata e iniziarne una nuova con la redazione di un nuovo manifesto. 

Tre giorni di eventi dalle ore 18.00 in poi, tra lo spazio di Via Carena 20 e ViaGulli37. Di seguito il programma: 

→ 1 SETTEMBRE: Ce la cantiamo e ce la suoniamo (con la partecipazione di Giulio Alvigini) – KARAOKE PARTY, dalle ore 18.00, Osservatorio Futura, via Carena 20, Torino 

A un anno esatto dalla nascita del progetto Osservatorio Futura, una festa. Un momento goliardico che riunisce amici e colleghi, conoscenti e sconosciuti, professionisti e amatori. Una delle frasi che più abbiamo utilizzato, fin dalla nostra nascita, è stata: “ce la suoniamo e ce la cantiamo fra di noi”. A un anno di distanza, continuiamo a farlo, dichiarandoci totalmente autofinanziati e indipendenti. 

Dunque, non resta che farlo realmente. 

Tutti gli invitati al nostro karaoke canteranno canzoni a loro scelta, senza limiti. Un momento di svago, con lo stesso fine politico della prima esibizione, in cui la parola d’ordine è aggregazione. Per l’occasione verrà redatto un manifesto, che riprende quello scritto in occasione della nostra nascita e ribadirà intenti e propositi per le stagioni future. 

→ 2 SETTEMBRE: Soft Place, Marco Sgarbossa – FLASH EXHIBITION, dalle ore 18.00, Osservatorio Futura, Via Carena 20, Torino 

Dopo i festeggiamenti, il quartier generale di via Carena indossa i panni di spazio espositivo vero e proprio. 

La sala ospiterà un solo lavoro dell’artista Marco Sgarbossa, “3 trained dogs, 2 cameras, 1 stage, no point (soft place), 2020” sperimentando una modalità progettuale e allestitiva al limite tra mostra personale e lo screening video. 

L’esperimento riassume alcuni degli eventi che nel primo anno hanno caratterizzato l’attività espositiva. In particolare, lo screening video proposto alla Conserveria del Pastis in collaborazione con Azimut, la modalità della mostra personale e l’esibizione flash curata per ViaGulli37, in occasione di Endless Architecture.

Una mostra lampo che vuole porre l’attenzione, oltre che sul lavoro dell’artista, sulle infinite progettualità e possibilità che lo spazio espositivo offre. 

Marco Sgarbossa: (Cittadella, 1990) vive e lavora tra Venezia e Torino. Si laurea al corso di Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia. 

Il suo range di ricerca si muove principalmente tra installazione, scultura e disegno. 

Come delle punchline, i lavori di Sgarbossa nascondono in bella vista materiali, componenti o procedimenti non previsti, che disattendono le aspettative di una narrazione lineare. Ha esposto il suo lavoro in mostre personali e collettive in istituzioni e gallerie, tra cui Premio Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo (IT); Premio Combat, Livorno (IT); “Il Faut cultiver notre jardin”, Spazio Punch, Venezia (IT); “Little adults”, Double Room Gallery, Trieste (IT); “The Billboard Creative Project”, TBC Organization, Los Angeles (US); “It’s Hard”, Exact Science Gallery, Los Angeles (US). 

→ 3 SETTEMBRE: EACH OTHER AGAIN, THE BOYS AND KIFER – PERFORMANCE, dalle ore 20.00, cortile interno di ViaGulli37, Via Tommaso Gulli 37, Torino 

L’ultimo giorno è dedicato al lavoro performativo di The Boys and The Kifer, progetto artistico e musicale fondato da Roberto Casti e ora collettivo aperto di cui fanno parte Marco Rossi, Piergiorgio Caserini e Dalia Maini -. Per l’occasione verrà presentata la prima fase di Each Other Again, un’indagine performativa che si fonda sulla creazione di nuovi scenari collettivi. Attraverso una pratica legata ai commons e all’abbattimento dei gatekeepers nella trasmissione della conoscenza, il progetto vuole immaginare una pedagogia orizzontale basata sulla rinegoziazione di ruoli e autorità. 

La performance si svolgerà all’interno del cortile di ViaGulli37 (VIA GULLI 37, TORINO). La volontà di chiudere l’evento con un progetto in un’altra realtà, e non negli spazi di Osservatorio Futura, vuole sottolineare il desiderio di portare avanti collaborazioni con realtà simili alla nostra. 

The Boys and Kifer: The Boys and Kifer nasce nel 2014 come un progetto di confine tra musica e mondo dell’arte. Roberto Casti lo ha animato, talvolta ricorrendo all’idea di band fittizia, attraverso la produzione di album e l’organizzazione di eventi performativi. Questo ha permesso di includere artiste/i, curatrici/curatori e teoriche/teorici in una pratica che insiste sulla declinazione delle relazioni tra individuo e comunità. Negoziando identità e poetiche, The Boys and Kifer ha così indagato le dinamiche di interdipendenza implicate nella generazione di un pensiero comunitario. In questa nuova fase, TBAK è divenuto un collettivo aperto. Al momento include Piergiorgio Caserini, Roberto Casti, Dalia Maini e Marco Rossi. 

Le performance di The Boys and Kifer sono state ospitate in diversi spazi e istituzioni quali Marsèlleria (Milano), OGR – Officine Grandi Riparazioni (Torino), PAV – Parco Arte Vivente (Torino) e Accademia di Belle Arti di Brera (Milano).

Per l’occasione verrà inoltre presentata e distribuita la fanzine cartacea, in tiratura limitata, che raccoglie i momenti più importanti dell’anno passato. Il progetto grafico è a cura di Marco Cerminara.